Posts Tagged ‘Zygmunt Bauman’

Paura nostra quotidiana

giugno 11, 2008

In un post di qualche tempo fa, ho citato il saggio di Zygmunt Bauman “Paura liquida”. Nel libro il sociologo-filosofo analizza con un’ indagine, direi esaustiva, tutte le possibili paure che affliggono gli umani e ne spiega origini e ragioni. Dalla paura primaria della morte a quella della perdita del lavoro, dal terrore della malattia, della povertà, della criminalità, sotto tutte le sfaccettature possibili. Da qualche anno, come esiste la fabbrica del consenso, esiste ed ha il suo codice di marketing, anche la fabbrica della paura. Diciamo che l’amministrazione Bush, ha organizzato su scala planetaria una vera e propria produzione di “Paura”. La guerra contro i terroristi, oltre ai morti e alle distruzioni, ha sviluppato una mefitica ossessione verso tutti coloro che erano percepiti come potenziali “nemici”. Risultato: sospensione di diritti, di libertà, caduta della fiducia, atmosfera depressiva. Ora il confine fra paura e paranoia è labile. Se per la prima vi sono fondati argomenti per temere, esempio ” assistere ad una rapina in banca, indi essere in una situazione oggettiva di pericolo”, per la seconda è sufficiente “un patologico, irrazionale sentirsi sotto minaccia” per entrare in una dimensione di panico. Credo che ciò che sta accadendo in Italia sia riconducibile alla paura, con sacche di vera e propria psicosi paranoide. Sulla Repubblica di lunedì Ilvo Diamanti illustrava un indagine Demos-Coop sulle insicurezze degli italiani. Preoccupazioni e timori che toccano anche le regioni “rosse” di tradizione solidaristica. E’ evidente che il portato di questo allarme sociale, ( ben giostrato dai politici che ne traggono vantaggio) sia individuato nello straniero, nel diverso, nel clandestino. Il nostro paese ha organizzazioni criminali fra le più pericolose al mondo, vedi alla voce “camorra”, ma la percezione più forte è che a delinquere siano gli extracomunitari, gli zingari,gli irregolari. Poco importa se un giovanotto italianissimo, stupra e mette incinta una ragazzina marocchina o una brava famiglia veronese massacra e brucia un rumeno per intascare i soldi dell’assicurazione. Queste notizie sono”sorvolate” dai media, che all’inverso sbattono il “mostro in prima pagina” se il reato è compiuto da uno straniero. Due piccole note prima di chiudere. Si dirà che l’espandersi del fenomeno nasce dalla diffusa povertà. Mi permetto di contestare quest’idea. Questo paese è molto ricco, basta osservare, per esempio, i dati del Salone nautico a Genova, o passeggiare per una via centrale zeppa di boutique,o cenare al ristorante a Roma o Firenze. Il fatto disperante è che chi è ricco è sempre più ricco e che la forbice fra indigente e possidente si è enormemente allargata. Leggo dall’articolo di Giampaolo Visetti:”L’indice di disuguaglianza fra chi ha poco e chi molto, è il più alto del continente.” Per finire, vi racconto le mie personali paure, che sono quelle di finire in una clinica dell’orrore con medici macellai, di cadere vittima di una sofisticazione alimentare o ambientale che mi avvelena, di precipitare nella barbarie di incontrollate violenze di massa, come in tutti gli incipit delle dittature.. Ma quest’ultima è solo una incubosa paranoia, da esorcizzare con un auto-sberleffo.

Paura liquida

Maggio 11, 2008

Ho da poco terminato la lettura di “Paura liquida”, un saggio di straordinaria attualità di Zygmunt Bauman. Questo influente sociologo di origine polacca, ma cittadino britannico, professore emerito a Varsavia e a Leeds è uno fra i più interessanti e prestigiosi pensatori tout-court. Ben oltre alla specificità sociologica, Bauman fa un catalogo delle nostre paure individuali e collettive con” occhio filosofico.” In calce all’introduzione è citato un celebre brano del discorso di insediamento alla Casa Bianca di Franklin Delano Roosevelt nel marzo 1933. ..”è mia ferma convinzione che l’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa.” Questa citazione è un ottimo viatico per la lettura, che consiglio caldamente. —“Paura liquida”. Laterza Editori.