Passato il gay-pride senza fuochi d’artificio. Le polveri erano bagnate da proibizioni, e un pesante clima di intimidazione e di censura, si aspettano tempi grami per omosessuali e prostitute. I primi reprobi peccatori, anche che se star della moda e amici di catto-populisti, le seconde ree di insozzare le strade e di diffondere”malattie”. Siamo all’apoteosi dell’ipocrisia. Il problema non è riconoscere il diritto di vivere o di convivere, secondo diversi orientamenti sessuali o combattere il racket e la tratta in schiavitù delle” lucciole”, il problema è contenere, occultare, reprimere. Eliminare lo sconcio pubblico. Il decoro è salvo così pure la morale decenza. Se poi lo fanno di nascosto, magari con lucro per qualcuno, cazzi loro! — In onore di “froci” e “mignotte” , regalo questa poesia di Costantino Kavafis, poeta greco dell’inizio del 900. –Torna sovente e prendimi
Torna sovente e prendimi, palpito amato
torna e prendimi amata sensazione
quando il ricordo del corpo si ridesta,
e trascorre nel sangue il desiderio antico,
quando labbra e pelle rammentano
alle mani pare di nuovo di toccare
torna sovente e prendimi,quando
labbra e pelle ricordano..