Archive for the ‘varia umanità’ Category

Una buona estate.

luglio 10, 2010

La barca del vostro skipper si ferma in un’ameno porto per circa un mese. Una vacanza di riflessione  e di conforto, cercando correnti più corroboranti,  per sfuggire almeno per un brevissimo tempo dalle  acque torbide e agitate del Belpaese. E’ difficile ammainare le vele e gettare l’ancora in momento tanto drammatico. Ieri si è svolto lo sciopero dei giornalisti della carta stampata e di  radio-Tv, per protestare contro il liberticida decreto-bavaglio. Chi mi legge sa che il mio pensiero è “chiaro e civilmente impegnato”. Credo che la deriva di questo governo sia un Neo-Fascismo, che giorno dopo giorno assume più nettamente i connotati di una dittatura in salsa rosa. La salsa è ciò che,  i media  di regime condiscono insieme  ad aromi oppiati  i cittadini o forse meglio dire i sudditi.  Tutti gli altri operatori dell’informazione o vengono addomesticati, o comprati, o sono sotto scacco. Non esito a prefigurare in modo esponenziale una repressione diffusa, che implica l’uso della forza. Questa ipotesi mi inquieta perchè, se da una parte è l’ordinaria amministrazione dei governi reazionari,dall’altra noto un ulteriore spiazzamento e timore delle giovani generazioni che hanno nulla dimestichezza con la lotta. L’ultimo pensiero è per augurare a tutti  buone vacanze all’insegna dello svago, della serenità,  ma anche di letture e  di giudizi critici su questo “scellerato paese” regalato ad una cricca di malavitosi.

Serena estate a tutti i lettori e “soave sia il vento”…

Dialogo (onirico) fra un cavaliere potentissimo e la vecchia madama

giugno 4, 2010

Dialogo tra un cavaliere potentissimo, ricchissimo e avvezzo a comperare  tutto e tutti e  la vecchia madama.

Cav:       Vade retro, orrida madama!!!!!!!!!!! Minzò? Bond?ZVesZ?FidoBau?Lurch? Gasp?(…. schiocco di dita)……(..gesto delle corna…) Ma dove caz..sono le mie guardie del corpo, i miei avvocati, i miei medici, tutta la banda di scrocconi, ruffiani e lacchè che ho arricchito? A inseguire le mie escort, a mangiare dalla mia mangiatoia, a tramare alle mie spalle…Io che sono il più grande cavaliere che,  cavalca la Storia da almeno un secolo!!!! Io ho fatto la Storia con tutti i potenti della terra al mio banchetto. E tutti pendevano dalle mie labbra…ora arrivi tu con quel ghigno…

Vecchia madama: Eh! Eh! sono qui per te….

Cav: Vecchia baldracca, non mi fai paura….vattene non è il momento di arrivare. Tu sai chi sono io? Lo sai che ” IO” posso pagarti,  fare la tua fortuna, offrirti  conti all’estero con cifre illimitate, ville, cariche, ti posso coprire d’oro…suvvia vai via…non sono abituato a pregare,  ma Oltretevere ho amici molto potenti e influenti che …..

Vecchia madama: Non fare storie, fai fagotto e preparati..

Cav: Non puoi dire sul serio, ti racconto una barzelletta.  La sai quella del comunista  pentito  che va in Paradiso e poi….

Vecchia madama: Il tempo dei saluti e poi vieni con me…

Cav: Neanche mi sogno, ho fatto un patto!

Vecchia madama: Un altro? Con me non funziona…

Cav: Aspetta, ti faccio vedere il book sottoscritto dal notaio   e ti spiego a reti unificate….

Vecchia madama: Conto fino a tre e..

POUFFFFFFFFFFFFFFFFFFF

A volte i sogni o gli incubi, parafrando Indro Montanelli, non finiscono all’alba.

Tifo

marzo 25, 2009

Il mio tifo calcistico,  come il clavicembalo ben temperato di Bach è armonioso e suona note di fair play. La squadra del cuore, ossia l’Inter  mi regala emozioni se vince, ma non mi diverte la logica ” amico-nemico”. Così in politica è noto che, sono da sempre supporter del centro-sinistra. Con slancio, con determinazione, senza oscillazioni né ripensamenti ho fatto militanza attiva, finché ho valutato di poterla fare. Poi fuori dall’organizzazione partitica, mi sono ancora di più impegnata per le idee in cui credo.  Cercando di conciliare marxismo e spirito illuminista, non ho mai condiviso intolleranza, settarismo, e  il dogma cieco che,  conduce all’estremismo.   Sebbene la passione non  fosse fievole,  c’era in me sempre un velo di dubbio, un suono dissonante davanti a ipotesi aggressive o a sogni assurdi di impossibili rivoluzioni, che mi ha impedito di schierarmi su posizioni irrazionali  e  irrealistiche.  Nei momenti peggiori mi sono presa la mia dose di insulti e  di calci in culo, reagendo alla disperata. Se sei in condizione di palese debolezza,  l’unica via è la fuga. Da brava tifosa, tengo cara la mia bella bandiera, e l’appartenere ad una minoranza mi rende sommamente orgogliosa.  Ergo supporter si,  hoolingan mai.  Disobbediente, dissidente, sulla barricata con una radicale natura libertaria , ma con le armi della dialettica. Un unico tema che mi trasforma come Mr. Hyde in un feroce, ringhiante mastino   è l’antifascismo.  Di fronte a rigurgiti neo fascisti, celtiche, svastiche, saluti romani e compagnia marciante, come si dice, mi va il sangue alla testa. Sarà l’infanzia vissuta coi terribili racconti delle sofferenze patite in famiglia: una madre che ha dovuto dimostrare di essere ariana, un nonno che è  scampato al lager perché parlava tedesco, un padre che difendeva gli operai da minacce di deportazione. Saranno le letture dei crimini nazi-fascisti o le Storie Partigiane  a rendermi  così intransigente, ma davanti all’idea di un ritorno ad un agghiacciante passato,  si scatena in me quell’ esplosiva violenza che,  la ragione “ben temperata” contiene. Che diamine! Siamo umani “tifosi”, non aureolati angeli!!

Se la Carità cristiana svanisce…

marzo 7, 2009

In attesa del consumistico rito dell’8 Marzo, vi racconto un’atroce vicenda che,  ha come protagonista una donna, una bambina e le gerarchie del clero brasiliano.  Sulla Repubblica di oggi, compare un articolo di Adriano Sofri, uno dei suoi più incisivi, essenziale e forte  come una frustata alla coscienza di ogni lettore. A Recife una ragazzina di nove anni viene stuprata ripetutamente da tre anni dal patrigno. Quando rimane incinta, la madre l’accompagna in ospedale e lì i medici consigliano senza esitazioni l’aborto. Un aborto terapautico visto che la bambina porta in grembo due gemelli e che un eventuale parto metterebbe a rischio la sua stessa vita. La madre dà il suo consenso e l’atto medico ha luogo. Intanto  la storia viene a conoscenza dell’arcivescovo della città brasiliana, il quale scomunica tutto il personale che ha praticato l’aborto, dai ginecologi ai paramedici. Nonché la stessa madre.  Per aggiunta, le parole del presule tuonano terrificanti teorie. Secondo costui l’aborto sarebbe peggio della Shoà che, ha sterminato 6 milioni di ebrei ( nati vivi, non embrioni). E inoltre la legge dello Stato non vale nulla davanti alla legge di Dio. Come logica conseguenza a tale oltranzista posizione, si è schierato contro sia il Ministro della Sanità, sia il Presidende Lula. A Roma le gerarchie ecclesiastiche con varie sfumature sposano in toto le scomuniche dell’Arcivescovo, affermando che il codice di diritto canonico  è rigoroso in caso di aborto procurato, oltre ogni circostanza. Non bisognerebbe aggiungere altro.   Ma riflettendo sul concetto di Carità cristiana, virtù teologale di cui parla San Paolo ai tessalonicesi, viene da domandarsi se non sia svanita nei fumi di autodafè controriformisti, schiacciata dal maglio di un rigore neo-inquisitorio.  Carità, dal greco=Chàris vuol dire amore,  benevolenza, compassione, amore di Dio per le imperfette creature. In questa agghiacciate vicenda, tutto c’è, tranne la Chàris… Ultima notizia per finire. Il patrigno stupratore non è stato scomunicato.

Ronde piacentine

marzo 1, 2009

Una volta, tanto tempo fa, c’erano” le ronde del piacere.” Le” lucciole” di sana memoria,  battevano i marciapiedi un po’ come i militari in ronda. Esercitavano l’antico mestiere che, visto l’affollamento di clienti non sembra un crimine. ( Tutt’al più criminale è il racket che le sfrutta.) Poi è scesa la mannaia del perbenismo.  La scure dell’oscurantismo reazionario e controriformista ha tagliato libertà di critica e di dissenso. La proibizione è diventata d’obbligo,  zitti e mosca! Un cupa aria di repressione in nome della sicurezza ha inquinato la civile convivenza. Che farci, questi sono tempi bui! Una volta, ancora tanto tempo fa, esistevano i “Quaderni piacentini” sofisticate riviste di teoria politica e di filosofia che sono un pezzo importante della cultura di questo paese. Oggi invece, ci sono le “ronde piacentine”, non dissimili da quelle circolanti in altri luoghi del nord.  Nei giorni di carnevale un gruppo di giovani di sinistra, si sono inventati il giochino di travestirsi da “ronda” con tanto di maxi-telefono e di immigrati da bloccare. Così hanno inscenato una pantomima, dove uccellavano le vere ronde che, come ciascuno sa, sono munite di telefono per segnalare l’eventuale “delinquente”. L’intento era ovviamente canzonatorio e l’occasione carnascialesca ha reso i ragazzi chiassosi e casinari. Purtroppo tanta euforia si è spenta dall’ incontro coi veri rondaioli, i quali offesi e indignati hanno chiamato i carabinieri. Morale: i giovani sono stati accompagnati in caserma identificati e poi rilasciati, indi i bravi cittadini di Piacenza hanno continuato a dormir sonni tranquilli. Ormai anche a carnevale ogni scherzo NON vale più. Senza commenti.

Bon Ton

febbraio 27, 2009

Si dice, così almeno informa “Canal plus France”, ( salvo smentita)  che  Sire Silvio I sarebbe incorso in un’ ennesima gaffe.  Durante un’ amicale conversazione col Presidente francese, il nostro si sarebbe espresso  a mezza voce con una frase tipo: ” Ti ho dato la donna che…”  Forse il sottinteso era: ” Da un paese così ben governato (da me) è venuta la Signora che hai sposato.” Questa è solo una banale, maliziosa illazione.  Se così fosse,  i cultori di bon ton,  non crederebbero alle loro orecchie.  La voce “dal sen fuggita” pare un po’ burina,  da sensale di matrimoni ed è difficile da prendere sul serio. Piuttosto probabile invece, una boutade estemporanea che,  gioco per gioco, mi permetto di interpretare in milanese: ” Uè baloss, mi tu dà na’ bella sciura, te se’ cuntént?”  Traduzione:  “Simpaticone, ti ho dato una bella signora, sei contento?” Tutto questo è solo” un divertissement pour amuser le roi”. Cosa ci sia di vero o no, difficile a dirsi. Certamente sempre la fonte Canal-plus France afferma che,  i media transalpini hanno assegnato al nostro Sire l’Oscar della volgarità.

Notizie dalla Germania…

febbraio 21, 2009

Vengo a conoscenza che la Conferenza Episcopale Tedesca si è espressa in materia di testamento biologico, a favore dell’interruzione dell’alimentazione nutrizionale ed idrica, nei casi estremi,  simili a quelli di Eluana Englaro. In contrasto,  coi vescovi italiani quelli tedeschi si sono schierati autonomamente in antitesi col loro Supremo Pastore. Ciò dimostra la vivace dialettica all’interno della Chiesa. Queste notizie sono omesse bellamente dalla stampa nostrana. Ergo se, per un alto prelato di Berlino il Signor Englaro è un infelice padre colpito da un immenso dolore e non “un assassino”, la manifestazione di oggi a Roma in Piazza Farnese non solo è legittima, ma doverosa. Il testamento biologico riguarda tutti. Afferisce al singolo e alla sua famiglia.  Andiamoci in massa per riaffermare un diritto “sacrosanto”.

Un grosso errore

febbraio 16, 2009

Anche quest’anno immarcescibile,  rituale, con lustrini ed orpelli, puntuale come una cambiale,  torna il Festival di Sanremo. La sfilata di canzonette serve da sfondo al solito gossip che è l’elemento primario, intorno al quale si muove l’ingranaggio tritattutto di musica, soldi, tv.  In quest’edizione la polemica clou è la contestazione dell’Arcigay al cantante Povia. Ritengo un grosso errore fare pubblicità al canterino Oh! Oh!, che con un testo ridicolo vorrebbe indicare la via della conversione da omosex ad etero. Nessun gay si può sentire davvero,  offeso da una canzonetta dal contenuto risibile, grottesco e soprattutto “bigotto”.  Se alzerete un polverone di proteste, farete il suo gioco. A mio parere la strada giusta è ignorare con indifferente superiorità la performance del “pio cantante”, al massimo trattare l’episodio con fine sarcasmo e siderale noncuranza. Non c’è peggiore stizza di quella che si provoca con un ” ma chi sei? “,  “ma chi ti conosce?”. Amici dell’Arcigay spero abbiate di meglio da fare, che dare risonanza ad un signor nessuno?

Deo Gratias

febbraio 13, 2009

Ratzinger è  il Pontefice di Sancta Romana Ecclesia, ma in fondo al suo essere, resta sempre un” tedesco di Germania” . Quindi  ringraziamo il Cielo che, infine abbia ascoltato la Cancelliera Angela Merkel, molto severa  verso le  ambiguità e le  “insufficienze”  del Vaticano, in materia di negazionismo. Deo Gratias.

Se il pene è come un coltello…

febbraio 9, 2009

La Storia, fatta di lacrime e sangue, ha come elemento cardine, in ogni epoca, latitudine, o etnia lo stupro di massa dei vincitori sulle donne dei perdenti. Salvo rovesciare in modo speculare le gesta, quando si invertono le parti.   La violenza sessuale del singolo o del branco non ha riscontro nel mondo animale. Infatti ogni esemplare dell’ordine dei mammiferi  o di altre specie che,  attacca una femmina, non trova accoglienza per l’accoppiamento senza il consenso dell’ interessata. Quindi lo stupro è un atto tipicamente culturale, frutto del desiderio di sopraffazione  su un soggetto visto come oggetto. ” Cosa ” non donna o ragazzina,  che si considera inferiore, debole, disprezzabile, preda di guerra, trofeo o trastullo da esibire, prova tangibile di una superba virilità ecc… Se si considera che il coito è per eccellenza  l’atto che, dà la vita e che normalmente dovrebbe essere l’apoteosi dell’eros, ben si capisce l’aberrazione della violenza sessuale. Questa pratica che pare appartenere al cervello rettile del “sapiens” non ha limiti nel tempo e nei molteplici strati sociali.  Finché un maschio sarà indotto a pensare nel profondo che, “la femmina umana” figlia, sorella, fidanzata, compagna di scuola o estranea è di sua proprietà per il tempo che gli serve per possederla, lo stupro  si replicherà all’infinito fra le pareti domestiche o nelle vie delle città.   La penetrazione di una donna terrorizzata, urlante, che pone resistenza o che si abbandona al panico si può paragonare all’ uso del pene come un coltello. Una baionetta piantata nella vagina della malcapitata. E’ di ieri la notizia di quattro studenti minorenni che hanno in gruppo violato a turno una quattordicenne “loro amica”. Per coincidenza  l’avvenimento ha come protagonisti tutti italiani, perché in caso contrario si sarebbe alzato il polverone strumentale, schifosamente ipocrita del linciaggio.  Diffido dei giustizieri, anche se polizia e giudici spesso sono poco solleciti.  Credo invece, nella possibilità di riscatto delle donne.  Se prendono coscienza dei loro diritti,  se sporgono denuncia( anche contro i familiari),  se si aggregano ad altre donne nei Centri Anti-violenza.  E infine credo anche all’autodifesa, alla ragazze che frequentano palestre dove si praticano arti marziali. Forse non riusciranno a stendere un aggressore grande e grosso, ma avranno acquisito, maggior coraggio e una decisa fiducia in se stesse.   Come è realmente accaduto sabato vicino a Milano ad una animosa ragazza che brancata da uno sconosciuto ha urlato, scalciato e tirato un pugno sul naso all’uomo che spiazzato è fuggito.