Archive for the ‘Gay’ Category

17 Maggio, una data da ricordare…

Maggio 17, 2010

Il 17 maggio è la data convenzionale stabilita, almeno nel mondo occidentale, per ricordare l’odiosa discriminazione   verso omosessuali,  lesbiche,  transessuali  da parte di governi,  istituzioni repressive e bigotte, e persone ingabbiate da pregiudizi e timor panico del”diverso”. La storia dell’umanità,  intrisa di lacrime e sangue, è lastricata di  massacri, genocidi, roghi, scomuniche, graticole per arrostire tutti coloro che deviano dalla “norma”. La  norma stabilità da un imperatore o papa, o potere borghese, o dittatura  è sempre stata  funzionale al mantenimento dello status quo. Tutt’oggi le destre governative  e le teocrazie si oppongono con argomenti pretestuosi a questo o quel “diverso”. A volte è il rom che delinque, a volte è l’ebreo deicida /strozzino, spesso, troppo spesso è l’omosessuale. Se poi sei donna e ,crimine imperdonabile, sei pure comunista e lesbica, il cerchio si chiude e la gogna collettiva ti addita come una povera insensata da evitare o peggio.  Sto scrivendo con un filo di vergogna, banalità trite e ritrite, ma il salto da gigante all’indietro dell’orologio dei costumi, leggesi ritorno al più bieco conformismo, mi obbliga a questo triste compitino.  Per ricordare la giornata mondiale CONTRO L’OMOFOBIA,  accendo  una luminosa fiammella a   Paul Verlaine che, scrive  all’amato Arthur un sonetto.

A  Arthur RIMBAUD

Mortale, angelo E DEMONE, vale a dire Rimbaud / tu meriti il primo posto in questo mio libro

benché uno sciocco imbrattacarte l’abbia tratta da debosciato/imberbe e mostro in erba e studente ubriaco.

Le spirali d’incenso e gli accordi di liuto/segnalano il tuo ingress0 nel tempio della memoria

e il tuo nome radioso canterà nella gloria, /perchè mi hai amato come bisognava.

Le donne ti vedranno gran giovanotto forte/bellissimo di una bellezza contadina e astuta,

molto desiderabile, di un’indolenza audace!

La storia ti ha scolpito trionfante sulla morte / e fino ai puri eccessi amante della vita,

poggiati i bianchi piedi sulla testa dell’invidia!

Un Omaggio al mai dimenticato regista tedesco Fassbinder e a Jean Genet…con la voce unica di Jeanne Moreau

Un grosso errore

febbraio 16, 2009

Anche quest’anno immarcescibile,  rituale, con lustrini ed orpelli, puntuale come una cambiale,  torna il Festival di Sanremo. La sfilata di canzonette serve da sfondo al solito gossip che è l’elemento primario, intorno al quale si muove l’ingranaggio tritattutto di musica, soldi, tv.  In quest’edizione la polemica clou è la contestazione dell’Arcigay al cantante Povia. Ritengo un grosso errore fare pubblicità al canterino Oh! Oh!, che con un testo ridicolo vorrebbe indicare la via della conversione da omosex ad etero. Nessun gay si può sentire davvero,  offeso da una canzonetta dal contenuto risibile, grottesco e soprattutto “bigotto”.  Se alzerete un polverone di proteste, farete il suo gioco. A mio parere la strada giusta è ignorare con indifferente superiorità la performance del “pio cantante”, al massimo trattare l’episodio con fine sarcasmo e siderale noncuranza. Non c’è peggiore stizza di quella che si provoca con un ” ma chi sei? “,  “ma chi ti conosce?”. Amici dell’Arcigay spero abbiate di meglio da fare, che dare risonanza ad un signor nessuno?

Improvvisamente l’inverno scorso

febbraio 14, 2009

Chi ricorda la battaglia per i Dico? A dir il vero più che battaglia,  fu una scaramuccia,  tra un centro-sinistra debole e sotto schiaffo e le  gerarchie vaticane,  difese a spada tratta dal centro-destra. Gustav Hofer e Luca Ragazzi, filmakers di talento hanno girato un cine-documentario dal titolo: “Improvvisamente l’inverno scorso”. Oltre a testimoniare le sedute in Parlamento, mostra le manifestazioni di piazza e le opinioni di coppie gay e ovviamente anche di conviventi etero, con grande equilibrio e senso civico.   Mai distribuito in sala, esce adesso in DVD  per iniziativa dell’editore “Ponte alle Grazie”. Vale davvero la pena segnalare un’opera che,  denuncia  un’occasione mancata per il diritto di ciascun cittadino di sancire l’ unione affettiva di fatto di liberi cittadini.

Vive la France

dicembre 19, 2008

A proposito di depenalizzazione del  reato di omosessualità, la Francia all’ONU ha preso una forte posizione a favore dei diritti dei gay, scatenando la riprovazione dell’Osservatore Romano. Il Vaticano ancora una volta,  ha mostrato il proprio volto “politico”,  non quello “dell’amore e della carità”. Che dire? VIVE la FRANCE!!!

Pensierino elementare

dicembre 9, 2008

Perché programmare in seconda serata, su Rai 2, un film come “Brokeback Mountain”,  del regista Ang Lee, Leone d’oro, al festival di Venezia, se dirigenti o funzionari o chi preposto alla programmazione ha orientamenti “omofobi”? Non era un ordine del medico propinare al pubblico, un film blasonato, ma di dichiarato contenuto gay.   Indi censurarlo e ipocritamente mutilarlo delle sequenze più significative: baci e tenerezze fra uomini adulti, e di conseguenza scene di sesso consumato poeticamente fra rudi bovari. Se l’argomento omosessualità è sgradito alla rete Rai 2, non mancano pellicole agiografiche, edificanti, o divertenti cartoni animati. Ma un cult-movie gay di gran successo,  trattato a forbiciate è una tartufesca “presa per fondelli”!!!

Sintonia

dicembre 1, 2008

Il governo del Belpaese e lo stato del Vaticano non sono mai stati tanto in sintonia. Leggo oggi, che l’esponente della Chiesa all’ONU, ha dichiarato, con  un pretesto  risibile di essere in disaccordo, con la proposta della Unione Europea  che, considera i rapporti omosessuali un reato. Il filosofo Foucault ( per inciso, gay), ingiustamente scivolato nella soffitta dell’oblio del pensiero moderno, scrisse un emblematico, attualissimo saggio:” Sorvegliare e punire”. Sarebbe ora di riscoprirlo. In questo contesto oltre a sorvegliare e punire, va fortissimo il binomio: reprimere e disinformare.

Amato poeta

giugno 18, 2008

Da pochi giorni lo stato della California ha ammesso i matrimoni fra omosessuali. Fra quelli prontamente celebrati, mi ha colpito quello che ha avuto come protagoniste due donne. Sarebbe meglio dire due vecchiette (una 87, l’altra 85) perché le festeggiate, dopo una convivenza di 50 anni hanno sancito con le nozze una lunga storia d’amore. Personalmente sono molto scettica verso l’istituto matrimoniale, come ovvio fra un uomo ed una donna. Forse ho assistito a troppi divorzi, o semplicemente perché l’amore mi pare non abbia bisogno di essere ratificato dall’assenso di un prete o di un funzionario dello stato, tranne nel caso della nascita di un bambino. Comunque uno sposalizio è pur sempre un momento di immensa gioia e di gran festa. Pur con tutti i dubbi del mio “romantico cinismo”, non trovo nulla di disdicevole nel matrimonio delle due tenere vegliarde. In loro onore e per tutti gli innamorati coniugati o conviventi, che poi è lo stesso, etero/omo, felicemente uniti, offro una poesia di W.H. Auden, uno dei più grandi poeti del 900′. Un “mio poeta” amatissimo.

Da “Un altro tempo”- Edizioni Adelphi

L’anima e il corpo limiti non hanno:

agli amanti,quando sono distesi

nel suo incantato e docile declivio

nella loro consueta tenerezza,

grave manda Venere la visione

d’una soprannaturale armonia,

d’amore e di speranza universali;

mentre un’astratta intuizione sveglia,

in mezzo ai ghiacciai e tra le rocce,

dell’eremita l’estasi carnale,

……il costo fino all’ultimo centesimo

tutte le carte temute predicono,

sarà pagato, ma da questa notte

non un solo bisbiglio o un pensiero,

non un bacio, uno sguardo sia perduto.

Beltà,visione e mezzanotte muoiono:

possano i venti dell’alba che soffiano

soavi intorno al tuo capo sognante

mostrare un tale giorno di dolcezza

che l’occhio e il cuore scosso benedicano,

trovino sufficiente questo mondo

mortale; aridi meriggi ti vedano

nutrito da poteri involontari,

notti violente ti lascino illeso

proseguire con ogni umano amore.

Una poesia per…

giugno 10, 2008

Passato il gay-pride senza fuochi d’artificio. Le polveri erano bagnate da proibizioni, e un pesante clima di intimidazione e di censura, si aspettano tempi grami per omosessuali e prostitute. I primi reprobi peccatori, anche che se star della moda e amici di catto-populisti, le seconde ree di insozzare le strade e di diffondere”malattie”. Siamo all’apoteosi dell’ipocrisia. Il problema non è riconoscere il diritto di vivere o di convivere, secondo diversi orientamenti sessuali o combattere il racket e la tratta in schiavitù delle” lucciole”, il problema è contenere, occultare, reprimere. Eliminare lo sconcio pubblico. Il decoro è salvo così pure la morale decenza. Se poi lo fanno di nascosto, magari con lucro per qualcuno, cazzi loro! — In onore di “froci” e “mignotte” , regalo questa poesia di Costantino Kavafis, poeta greco dell’inizio del 900. –Torna sovente e prendimi

Torna sovente e prendimi, palpito amato

torna e prendimi amata sensazione

quando il ricordo del corpo si ridesta,

e trascorre nel sangue il desiderio antico,

quando labbra e pelle rammentano

alle mani pare di nuovo di toccare

torna sovente e prendimi,quando

labbra e pelle ricordano..

C’è bacio…e bacio

Maggio 20, 2008

Impazza sulla Croisette il bacio saffico. Penelope Cruz bacia disinvolta Scalett Johansson, la sensualissima Monica Bellucci fa lingua in bocca con una” bellona”non proprio famosa e in giro per il mondo, come un’epidemia, star del calibro di Madonna, Christina Aquilera, Britney Spears si avvinghiano in torridi e scherzosi baci. Nel Belpaese, invece si tuona contro il Gay-pride. Vede retro, satanasse!!! Ci sono bocche argute, audaci, irriverenti e tanto intelligenti da baciare labbra femminili, indifferenti al provincialismo piccolo-borghese- clerico-fascista di nazioni, nostalgiche della Restaurazione. Ci sono altre bocche di yes-women, o se preferite di donnine-tartufine, che suggono a piene fauci la lingua del  pregiudizio e dell’omofobia. Sic!

Lettere dall’esilio-Barcellona

Maggio 10, 2008

Il mio amico Fred, che poi sarebbe Federico, stimato bancario di un noto istituto di credito, ha chiesto e ottenuto di andare a lavorare in Spagna. Conosce tre lingue, è un eccellente professionista, ed ha uno spirito di iniziativa e di comunicativa non comuni. Ha scelto Barcellona perché lui nato a vicino a Venezia, ama le città di mare. Fred è gay e da molti anni, ha un compagno che fa il farmacista una piccola città della provincia. La loro vita in comune si è sempre limitata alle vacanze. Per rispetto verso la famiglia, e per le convenzioni del mondo del lavoro, Fred si è abituato a fare i salti mortali, per nascondere e al tempo stesso vivere questa relazione. Insomma un omosex” tranquillo”, non un “frocio esasperato” anche se, orgoglioso e mai pentito. Sperava nei Dico, ed era già pronto a trasferirsi a Roma, ma gli ultimi eventi politici “sotto gli occhi di tutti”, lo hanno raggelato. Quindi ha deciso il grande salto. Ieri mi ha scritto da un caffè sulle Ramblas, in preda ad una certa “giovanile euforia”, (il fanciullo ha girato la boa dei cinquanta,) raccontandomi l’aria di libertà che respira a Barcellona, città caotica, vivacissima ed accogliente. Ora sistemata la casa, aspetta che il suo compagno, lo raggiunga. Nessuna idea di matrimonio, per carità, ma finalmente una vita in comune vissuta senza la plumbea cappa di condanna sociale. Mi chiede se anche quest’anno si farà il Gay-Pride nella capitale, ed io francamente non so cosa rispondergli. Dopo i rituali baci, abbracci mi invita ad andarlo a trovare. Appena possibile, prenderò un aereo e gli racconterò di persona le ultime news dal Belpaese.