Non sono una persona che guarda al passato, mi piacciono le innovazioni e quello che il presente, e spero il futuro mi regaleranno. Ciò mi offre stimoli per proseguire il cammino. La nostalgia la relego alla musica, alla natura, alla sfera del privato anche se, come canta Edith Piafh “Je ne regrette rien.” Ma devo ammettere francamente che rimpiango Ilona Staller in arte Cicciolina e la mai dimenticata Moana Pozzi. Bei tempi quelli in cui le due porno-dive dominavano coi loro languidi sospiri la scena. Ho visto alcuni film con entrambe le protagoniste e a posteriori affermo la superba classe di queste Signore dell’Eros. Moana morta troppo giovane come un’eroina del romantic-hard era bella, sensuale intelligentissima. Faceva all’amore con una morbidezza che progressivamente diveniva incendiaria. Inarrivabile! Cicciolina, bionda, diafana con le sue tettine al vento era l’immagine della falsa pudica, dalla malizia un po’ giocosa e un po’ perversa. Coi Radicali era stata eletta al Parlamento col suo Partito dell’Amore e ad onor del vero si era comportata più che dignitosamente. Ilona certo pornodiva ma anche esperta d’arte, elegante signora che ha sempre parlato di sesso come un allegro esercizio del benessere erotico, mai volgare, mai ruffiana. Oggi in piena Mignottopoli come dice Paolo Guzzanti assistiamo ad una sorta di mercato delle vacche. Ragazzette, ragazzine, giovincelle che si offrono a potenti satiri sbavazzosi in età di nonnità. Direte il mercimonio di fanciulle con la vocazione da zoccole è sempre esistito. Proprio così, infatti in tutte le corti o luoghi di potere vi erano stuoli di cortigiane o di cocotte. Governo e compiacenti “orizzontali” sono un connubio inscindibile mai così intrecciato indecentemente con la politica di chi cerca il consenso della Santa Romana Chiesa. Il vero elemento pornografico però è il fenomeno dei genitori lenoni. In tempi di estrema miseria spesso padri e madri offrivano le figlie ai piaceri del signorotto di turno. Come purtroppo accade ancora oggi, nel sud del mondo per non morire di fame. Ma nel 2009 a Roma o a Milano o in altre città impoverite dalla crisi, ma tuttora opulente la miseria di questi genitori macrò è solo morale.
Archive for the ‘Eros’ Category
Porno flash Maggio 2009
Maggio 24, 2009Eros e poesia– Giovanni Giudici
aprile 23, 2009Tiro fuori dal cono d’ombra della libreria, il Meridiano del caro Giovanni Giudici ultimamente un po’ troppo trascurato. Il nostro poeta nasce a Le Grazie, comune di Portovenere nel 1924. Si iscrive a Medicina e dopo un anno passa a Lettere fino alla laurea nel 45′. Lavora all’ Olivetti di Ivrea come addetto alla biblioteca. Si sposta prima a Torino, dove stringe amicizia con Beppe Fenoglio e con Giovanni Arpino, dopo si stabilisce a Milano, instaurando un forte legame con Franco Fortini. Sposato, padre di due figli, oggi Giudici vive tra Lerici e Milano. Delle molte raccolte di versi ricorderò : “La vita in versi”, “Il ristorante dei morti”, “Lume dei tuoi misteri”. Voglio proporre due poesie di carattere erotico tra le tante, non così note.
TANTO GIOVANE
“Tanto giovane e tanto puttana”:
ciài la nomina e forse non è / colpa tua- è la maglia di lana
nera e stretta che sparla di te.
E la bocca ride agra: /ma come ti morde il cuore
sa chi t’ha vista magra / farti le trecce per fare l’amore.
SENSI
Come per quotidiana intimità/ che più non ci sorprende del noi stesso
in piena luce in ombra e oscurità/abito non diverso nel tuo sesso:
lo guardo attento insieme a te patisce/il gentile morirsi d’ora in ora,
la lingua ti nomina e lambisce,/la mano ti medita e ti esplora
il respiro ti parla,il tuo tremore/del futuro svuotato m’impaurisce
l’orecchio accosto al cuore/ un tempo di brevi momenti scandisce:
dove in te scopro una terra evidente/che nei previsti confini concludo
mia familiare madre e parente/coscienza e corpo nudo.
Giovanni Giudici-I Meridiani- Mondadori editore
Pornoflash Aprile 09
aprile 2, 2009Il pornoflash del mese potrebbe avere come sottotitolo: ” Quando scopare era anche fare all’amore.” Avete fatto caso che, sulla stampa, nei film, nel comune conversare è out l’espressione ” fare all’amore”, in uso solo una decina d’anni fa. Ora va di moda un generico fare sesso. Non si capisce se si tratta di coito casuale un po’ ginnico, di sveltina, di un rotolamento appassionato dove non c’è più freno, né limite, di una botta e via, di fellatio, o di raggiungimento dell’ agognato piacere dopo una serie di “due di picche”. Nella sfera erotica le varianti sono molteplici e le sfumature dalle più rozze a quelle più sofisticate meritano un linguaggio meno vago. Fino all’altro ieri si scopava e si faceva all’amore in alternanza oppure in taluni casi le due cose coincidevano. Nella prima accezione, l’atto sessuale era goduto, magari anche con partecipazione emotiva, ma non sentimentale. Nella seconda, era la passione amorosa a prevalere in un crescendo rossiniano di pathos. L’attrazione tout court senza alcuna implicazione era vissuta fino alle estreme conseguenze con il suo nome specifico che rimandava ad una certa categoria dell’immaginario erotico. Ora l’indistinto frullato della parola “fare sesso”, suona insipido, asettico, consumato. Leggo su Repubblica che: “Più di duecentomila italiani comprano ogni sera filmati hard sul web o sui canali satellitari.” Se riviste, cinema a luci rosse, sexy-shop sono in disarmo, trionfa alla grande il pescaggio via internet. Pare siano in circolazione filmati definiti “robaccia”, ma la rapidità e la comodità di visionare questi pessimi hot-movie mi induce a pensare che anche il porno ha una sua qualità. Quando questa vien meno, siamo alla desolazione. Visti in compagnia o da soli questi sottoprodotti fanno pensare ad un vuoto, ad una devastante solitudine. Questa rassegnata segregazione della vis erotica è il vero elemento di scandalo. In più tornando all’assunto iniziale, non guasterebbe tornare a parlare di sessualità nelle sue strabilianti articolazioni, piuttosto che di “sesso” fatto o non fatto. Punto e a capo.
Porno Flash Marzo 09′
marzo 13, 2009Riprendiamo la vecchia cara abitudine dei post in pillole che, oscillano fra l’eros e il porno. Negli ultimi tempi di eros si è parlato pochino e anche il cinema è stato avaro di “frisson”. Viviamo in un periodo regressivo e parruccone, una sorta di triplo salto carpiato all’indietro nell’oscurantismo, con insopportabili contraddizioni. In televisione impazzano veline, mignottine,velatissime checchine, ma in sintonia col sistema. Comunque il motto è ” Si fa, ma non si dice”. E dunque mazzate ai trans, multe a prostitute e clienti, botte e anatemi ai gay, oltre a proibizioni a tutto campo. Nel privato poi, questo popolo di eroi, navigatori d’alto bordo e ipocriti, si scatenano con” rum, cocaina,” orge e zoccolone, più o meno di regime. Indi di porno, diffuso sotto varie forme e modi, camuffato da perbenismo se ne trova a iosa. Veniamo però alla notiziola ad hoc. Pare esista un sito erotico che si chiama “Beautiful Agony” che, grazie a una videocamera piazzata in alto, immortala gli attimi dell’orgasmo, che scaturiscono da atti autoerotici. Nel sito si vede una marea di volti beati e beoti al culmine del classico raspone. Il mio primo commento è chissenefrega!!! Il secondo: che tristezza! Il terzo: l’onanismo non rende ciechi ma malinconici e patetici. Ultimo commento: non comprendo che, gusto ci sia ad esibire visi gaudenti nella solitudine; siamo lontanissimi dall’eros e altrettanto dalla pornografia. Prossimi invece alla desolazione e al narcisismo. Sarò all’antica ma per fare all’amore o per fare sesso selvaggio trasgressivo, bisogna essere almeno in due.
Porno Flash -Giugno
giugno 22, 2008Per una volta il porno del mese, parla proprio di “porno”. In genere trovo la pornografia stucchevole, ripetitiva, priva di immaginazione. Spesso poco arrapante, proprio per la meccanica di un “zum-zum” da replicanti. Chi ha una forte carica erotica, non ha bisogno di “aiutini”, anzi gli basta scatenare un’immaginifica fantasia per godere tutti, ma proprio tutti, i piaceri del sesso. Il genere esiste fin dalla notte dei tempi, dalle statue indiane ai graffiti pompeiani, e muove montagne di soldi. Ora alla faccia dei bacchettoni di ogni latitudine( a volte dannatamente ipocriti), voglio rendere omaggio al porno-attore per eccellenza: Rocco Siffredi. Oltre le patologiche menate sulle dimensioni del pene, che contano relativamente in un amplesso, la star della scopata perfetta, mantiene ciò che promette. Ovvero si dimostra un eccellente cultore dell”ars amandi”, con performance superlative. Il segreto di tanta bravura è che, almeno sullo schermo si mostra capace di assecondare i desideri della partner, con tempismo e con estrema dedizione. Sarà una sua peculiare dote? Comunque sia, è pagato per questo.
Una poesia per…
giugno 10, 2008Passato il gay-pride senza fuochi d’artificio. Le polveri erano bagnate da proibizioni, e un pesante clima di intimidazione e di censura, si aspettano tempi grami per omosessuali e prostitute. I primi reprobi peccatori, anche che se star della moda e amici di catto-populisti, le seconde ree di insozzare le strade e di diffondere”malattie”. Siamo all’apoteosi dell’ipocrisia. Il problema non è riconoscere il diritto di vivere o di convivere, secondo diversi orientamenti sessuali o combattere il racket e la tratta in schiavitù delle” lucciole”, il problema è contenere, occultare, reprimere. Eliminare lo sconcio pubblico. Il decoro è salvo così pure la morale decenza. Se poi lo fanno di nascosto, magari con lucro per qualcuno, cazzi loro! — In onore di “froci” e “mignotte” , regalo questa poesia di Costantino Kavafis, poeta greco dell’inizio del 900. –Torna sovente e prendimi
Torna sovente e prendimi, palpito amato
torna e prendimi amata sensazione
quando il ricordo del corpo si ridesta,
e trascorre nel sangue il desiderio antico,
quando labbra e pelle rammentano
alle mani pare di nuovo di toccare
torna sovente e prendimi,quando
labbra e pelle ricordano..
Storiella boccacesca e…
giugno 4, 2008Storiella boccaccesca e pure blasfema. Due giovani innamorati, particolarmente focosi e intemperanti, entrati in una cattedrale, si sono appartati dentro ad un confessionale per fare sesso. Il fattaccio è avvenuto, con ovvio scandalo a Cesena, terra romagnola, nota per caratteri sensuali e irruenti. Ciò naturalmente non sminuisce l’irriguardosa e “fuori luogo” fregola, ma i peccatori, reduci da una ” notte bianca da sballo” si sono giustificati affermando che: ” Un posto vale l’altro, potevamo farlo dovunque e poi siamo atei.” E’ capitato a tutti e anche a chi scrive di essere presi, da un ‘irrefrenabile desiderio di fare l’amore, però santi numi, dentro una chiesa sa di trasgressione grossolana e di stupida provocazione. Inoltre l’affermazione di ateismo è pretestuosa e presta il fianco a tutti coloro (e sono tanti) che associano il libero pensiero alla licenza, alla licenziosità e allo spregio del culto e della religione. Oggi i bacchettoni si sfregano le mani, additando i rei al pubblico ludibrio, mentre probabilmente sono solo dei ” babbei sconsiderati”. Ok che il Buon Dio ha affermato: ” Crescete e moltiplicatevi”, ma meglio in luogo privato e in un comodo letto. No?
Conforto poetico
Maggio 25, 2008Domenica uggiosa con notizie di cronaca poco confortanti. Raid xenofobi contro inermi extracomunitari, minacce contro la comunità gay, scontri mortali di auto fuori controllo, con guida criminale. Meglio trovare conforto, in una poesia erotica di tempi, in cui lo straniero era bene accetto, l’omosessualità era pratica consueta e normale e suv o bolidi, non travolgevano pedoni o motorini. Al massimo qualche biga sfrenata usciva di strada, fra urla e insulti degli astanti. – Da POETI EROTICI DELL’ANTOLOGIA PALATINA: ” La Lotta” di Paolo Silenziario, poeta ellenistico.
Via gettiamo le vesti; e le nude tue membra alle mie
membra nude avvinci con un soave intreccio.
Nulla lasciarvi frammezzo: di Semiramide il muro
sembra questo lino così sottile!
Seno a seno aggioga, e labbra con labbra; ma chiudi
nel silenzio il resto;dalla chiacchiera io fuggo.
-Da: Poeti Erotici dell’Antologia Palatina- Einaudi Editore
Roma sfiancata…
Maggio 23, 2008Ennio Flaiano, giornalista, scrittore, sceneggiatore è indissolubilmente legato a Federico Fellini e ad una Roma mitica, che non esiste più. Il tempo della “Dolce Vita” sembra lontano secoli. Così come non esistono più sodalizi di intelligenze creative, disincanto, barocca furia di vivere con graffiante eleganza e debordante fantasia. Curiosità ed eros come inseparabili compagni di strada. Flaiano è stato anche poeta di stringati aforismi e di epigrammi a sfondo erotico, come questo : – “Telegramma”
Scende la sera sulla Nomentana
e io corro da te dolce puttana
Scende la notte, dorme Roma sfiancata
come te, bieca, calda, insaziata.
Ennio Flaiano – Da: Antologia della poesia erotica italiana. – Guanda Editore