Archive for febbraio 2009

Bon Ton

febbraio 27, 2009

Si dice, così almeno informa “Canal plus France”, ( salvo smentita)  che  Sire Silvio I sarebbe incorso in un’ ennesima gaffe.  Durante un’ amicale conversazione col Presidente francese, il nostro si sarebbe espresso  a mezza voce con una frase tipo: ” Ti ho dato la donna che…”  Forse il sottinteso era: ” Da un paese così ben governato (da me) è venuta la Signora che hai sposato.” Questa è solo una banale, maliziosa illazione.  Se così fosse,  i cultori di bon ton,  non crederebbero alle loro orecchie.  La voce “dal sen fuggita” pare un po’ burina,  da sensale di matrimoni ed è difficile da prendere sul serio. Piuttosto probabile invece, una boutade estemporanea che,  gioco per gioco, mi permetto di interpretare in milanese: ” Uè baloss, mi tu dà na’ bella sciura, te se’ cuntént?”  Traduzione:  “Simpaticone, ti ho dato una bella signora, sei contento?” Tutto questo è solo” un divertissement pour amuser le roi”. Cosa ci sia di vero o no, difficile a dirsi. Certamente sempre la fonte Canal-plus France afferma che,  i media transalpini hanno assegnato al nostro Sire l’Oscar della volgarità.

A prestissimo

febbraio 21, 2009

Per qualche giorno chi scrive Ultimo Metrò è in viaggio.  Molto presto sarò di ritorno, con nuovi post, spero sempre più ironici, graffianti e al tempo riflessivi.  Bye bye, cari internauti….prossimamente sul vostro “schermo”.

Notizie dalla Germania…

febbraio 21, 2009

Vengo a conoscenza che la Conferenza Episcopale Tedesca si è espressa in materia di testamento biologico, a favore dell’interruzione dell’alimentazione nutrizionale ed idrica, nei casi estremi,  simili a quelli di Eluana Englaro. In contrasto,  coi vescovi italiani quelli tedeschi si sono schierati autonomamente in antitesi col loro Supremo Pastore. Ciò dimostra la vivace dialettica all’interno della Chiesa. Queste notizie sono omesse bellamente dalla stampa nostrana. Ergo se, per un alto prelato di Berlino il Signor Englaro è un infelice padre colpito da un immenso dolore e non “un assassino”, la manifestazione di oggi a Roma in Piazza Farnese non solo è legittima, ma doverosa. Il testamento biologico riguarda tutti. Afferisce al singolo e alla sua famiglia.  Andiamoci in massa per riaffermare un diritto “sacrosanto”.

I rivoltosi

febbraio 20, 2009

Leggo su Repubblica di oggi e fedelmente riporto che, gli archeologi sarebbero in rivolta contro il titolare dei Beni Culturali. Nei giorni scorsi i dipendenti statali erano in rivolta contro il ministro Brunetta,  così  come  gli studenti e i docenti verso la ministra Gelmini. I ricercatori delle Università sono in rivolta un mese si ed un mese no, dipende dal grado di rassegnazione raggiunto o dalla fuga all’estero.  Per altro anche i medici sono in subbuglio per il decreto che impedisce loro di curare i clandestini, in assenza di delazione. I lavoratori dello spettacolo sono in permante agitazione, soprattutto nel settore musicale, per eventuali tagli di organico et altro. La CGL indice scioperi e quesa non è notizia, ma normale protesta che, lascia il tempo che trova.  Adesso anche la Confindustria mugugna con stile,” noblesse oblige” e rimbrotta il cattivo gusto del ministro Scajola. Per ultimi i pensionati, poveri cristi,  alzano quel fil di voce rimasto per denunciare i fasulli bonus o le card- tarocche  , ennesima presa per i..fondelli.  Mi chiedo dunque,  se tante categorie di cittadini ( e tralascio  apposta i precari affidati alla bontà di San Precario) sono incavolate e in rivolta, perché mai il Sire Silvio I gode di” si tanto idolatra consenso”?  Sono i contestatori, dei  rivoltosi da operetta? Oppure nessuno, dico nessuno a sinistra,  sa raccogliere senza demagogia, ma con costrutto le istanze di migliaia e migliaia di scontenti.

Al cuore non si comanda…

febbraio 17, 2009

I sudditi del Bel paese amano così tanto il loro Sire Silvio I, che lo votano..lo votano..e ancora con trasporto lo votano. In nessuna democrazia d’ Europa e oltre, (non parlo di democrazie fasulle, dove si trovano marchingegni per rieleggere le stesse persone), accade quello che avviene da noi. Gli spagnoli hanno come leader Zapatero, gli inglesi Gordon Brown, i tedeschi Angela Merker, tutti al di là delle sfumature di schieramento politico, sono  sideralmente lontani per comportamento, carattere, ottemperanza al dettato istituzionale dal nostro Supremo Conductor.   In Francia Sarkozy che pure è di centro-destra, appare un giacobino, raffrontato al Sovrano Silvio I.  Nessuno di costoro è un multimiliardario, praticamente proprietario di quasi tutti i media, eppure nessuno è amato, venerato, osannato quanto il nostro Sire pigliattutto. Ho tralasciato Barak Obama per  farla corta, tanto il succo è ” Al cuore non si comanda”.

Un grosso errore

febbraio 16, 2009

Anche quest’anno immarcescibile,  rituale, con lustrini ed orpelli, puntuale come una cambiale,  torna il Festival di Sanremo. La sfilata di canzonette serve da sfondo al solito gossip che è l’elemento primario, intorno al quale si muove l’ingranaggio tritattutto di musica, soldi, tv.  In quest’edizione la polemica clou è la contestazione dell’Arcigay al cantante Povia. Ritengo un grosso errore fare pubblicità al canterino Oh! Oh!, che con un testo ridicolo vorrebbe indicare la via della conversione da omosex ad etero. Nessun gay si può sentire davvero,  offeso da una canzonetta dal contenuto risibile, grottesco e soprattutto “bigotto”.  Se alzerete un polverone di proteste, farete il suo gioco. A mio parere la strada giusta è ignorare con indifferente superiorità la performance del “pio cantante”, al massimo trattare l’episodio con fine sarcasmo e siderale noncuranza. Non c’è peggiore stizza di quella che si provoca con un ” ma chi sei? “,  “ma chi ti conosce?”. Amici dell’Arcigay spero abbiate di meglio da fare, che dare risonanza ad un signor nessuno?

Improvvisamente l’inverno scorso

febbraio 14, 2009

Chi ricorda la battaglia per i Dico? A dir il vero più che battaglia,  fu una scaramuccia,  tra un centro-sinistra debole e sotto schiaffo e le  gerarchie vaticane,  difese a spada tratta dal centro-destra. Gustav Hofer e Luca Ragazzi, filmakers di talento hanno girato un cine-documentario dal titolo: “Improvvisamente l’inverno scorso”. Oltre a testimoniare le sedute in Parlamento, mostra le manifestazioni di piazza e le opinioni di coppie gay e ovviamente anche di conviventi etero, con grande equilibrio e senso civico.   Mai distribuito in sala, esce adesso in DVD  per iniziativa dell’editore “Ponte alle Grazie”. Vale davvero la pena segnalare un’opera che,  denuncia  un’occasione mancata per il diritto di ciascun cittadino di sancire l’ unione affettiva di fatto di liberi cittadini.

Oscenità

febbraio 13, 2009

Molte sono le opinioni sul Sire che governa il Belpaese.  Di Sua Emittenza sono state dette un infinità di cose pro o contro. Per quel che mi riguarda, pur non condividendo nulla del suo modo di far politica, mi sono detta  che in fondo posso tollerare i suoi scherzi da “simpatico burlone” (vedi: corna),  le battute da gaffeur( vedi: abbronzato al Presidente Obama),  quel suo voler vedere un “pericoloso bolscevico” in chiunque eserciti anche una mite critica.  Si posso tollerare quella sua insofferenza per la Costituzione e per la Resistenza, quella  tensione al bonapartismo, quell’indulgenza verso la destra estrema… Ho sempre pensato che il vasto consenso di cui gode,  è frutto di una visione tipicamente italica: stile “Franza o Spagna purché se magna” oppure “tengo famiglia…e  tengo anche Dio e Patria”.  La commedia dei Risi, dei Monicelli ecc.. ci ha mostrato in tanti film il modello degli elettori  che osannano il Sire.   Ebbene tutto questo, ingoiando fiele e masticando amaro ( sei minoranza,di che ti lamenti!), posso sopportarlo.   Ma ciò che non ho tollerato e non ho potuto  ammettere né perdonare è   stata” l’oscena” uscita sul corpo piagato ed estenuato di una donna in coma da 17 anni. Parlo di “oscenità” perché argomentare che in una tale condizione si possa generare,  presuppone un pensiero indecente e vergognoso. Forse la visione del film di Almodovar deve aver tratto in inganno il nostro sovrano. E’  difficile da credere, che una persona tanto accorta e informata, non sapesse che della giovane immagine mostrata su tutti i media, era rimasta ormai un’ “ombra”. Solo il grandissimo amore di un padre non ha permesso la diffusione di fotografie lesive della sua dignità di donna. Ergo, anche lo spirito più volterriano cede le armi. Cinismo passi, oscenità no!

Deo Gratias

febbraio 13, 2009

Ratzinger è  il Pontefice di Sancta Romana Ecclesia, ma in fondo al suo essere, resta sempre un” tedesco di Germania” . Quindi  ringraziamo il Cielo che, infine abbia ascoltato la Cancelliera Angela Merkel, molto severa  verso le  ambiguità e le  “insufficienze”  del Vaticano, in materia di negazionismo. Deo Gratias.

Due Poeti – Dario Villa

febbraio 12, 2009

La prima volta che ho sentito parlare di Dario Villa ero ad una cena da amici, nei primi anni 90′. Non lo conoscevo e sicuramente mi ero  riproposta di cercare in libreria i suoi scritti. Di lì a poco però, sono stata risucchiata negli inferi dell’  impotenza e della sofferenza.  Quasi un contrappasso alla vita inquieta, ma in fondo spensierata che come un lusso scialavo .  Dopo il 2000,  in tutt’altra situazione,  sempre dagli stessi amici, sulle alture di Rapallo, l’anfitrione mi ha presentato una cortese signora che aveva curato l’ edizione di tutte de poesie di Dario Villa.  Così dopo essermi procurata il libro, questo poeta è entrato nel gotha degli autori che,  più  sento vicino per affinità elettive.  Spesso ho pensato,  alla casualità degli incontri, alle chance a portata di mano che per pura distrazione  o per imponderabile “fato”  non cogliamo. Gli antichi greci chiamavano Tyche, la dea del “caso divinizzato”, o “sorte”  e pregavano perché  fosse benigna e generosa. Ho visto e ho sentito versi di tanti poeti nella mia città che è la stessa  dove viveva Villa.   Avrebbe potuto benissimo capitare,  negli anni magici 70′-80′ che, frequentando quel certo bar di Brera, quella cerchia di persone che ruotava intorno ad arte, politica, ed “eroici furori creativi” avvenisse  un fortuito incontro. Non è successo, e la sua prematura morte che  Giovanni Raboni ricorda nella prefazione al libro “Tutte le poesie”, mi ha privato del piacere di ascoltare la sua voce, in qualche libreria o altro.  Sempre il caso pochi anni fa, ha voluto che entrassi in confidenza con una persona vicinissima a Dario. Per lei, rammentando le parole di Raboni che definisce il poeta ” sempre un passo avanti” visitatore angelico del suo tempo e oltre, lo ricorderò con alcune sue poesie.

Da”VENERE STRAPAZZATA DAI LUNATICI”

…………………………

sono tentato…la curiosità… /la situazione insolita…la voglia

scientifica di spremere dal caso /una magari labile ma certo

anche succosa stilla d’esperienza…

quel nonsoché di amaro, di struggente

che brucia in questa facilmente infida / ma splendida ragazza…

che mi considera distrattamente / da siderea distanza…

e scocca dalle ciglia / dardi che sono pura indifferenza…

in che sogno avrà preso quello sguardo?

al diavolo! alle ortiche le mie antiche / estetiche! le etiche

patetiche! e le tonache /metafisiche stese come un velo

pietoso sull’amore! sento nascermi

dentro una specie di preghiera muta…/ tutto cospira…la mia vita intera…

si scioglie in questo istante… sangue, carne

un guanto rovesciato…

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Da “PERIPLO DELLE PERPLESSITA’ ”

Non saprei dire / quando con precisione

imparai a nuotare ma non a volare

credevo nelle ombre / credevo alla perfezione

non ero labile come la storia /né fui mondo da scoria

finché non mi calai nel tempo quando / vidi la luce: la inondai

con una strana colla /diceva cose molto sporche e belle

credo che fosse vestita di nero

certo un dettaglio- ma tant ‘è- che importa / ero ormai uomo fatto…

anche se poi, per qualche tempo, /continuai ad osservare un gioco d’ombre

mi ci studiavo – ci vedevo poco- / davo il polmone al gatto

mi muovevo ogni anno di venti / venticinque centimetri almeno

<ah> pensavo giocando alle parole

<gli altri sono le nubi io sono il sole>

Da “OGGETTI SMARRITI”

un fluire invisibile,  fiumi /puramente teorici, numi

giunti su tram dimentichi, nomi

d’acque che scorrono: su rizomi

ed erbe e mani e tempi e famiglie

e costumi di uomini e chiglie

che solcano vuoti, amori: nulla,

mia d’ossa bella e di pelle fanciulla.

Dario Villa- Edizioni  Seniorservice books -Prefazione di Giovanni Raboni.