Caro W.H., ecco il mio amore srotolato ai tuoi piedi. Tu caro Auden sei stato mio complice e amante di penna , quando il tormento della passione non mi dava tregua. Anch’io vessata dagli strali di Eros mi torcevo per l’oggetto amato e trovavo in te sponda e balsamo. Quando morirò, chi più amavo leggerà i tuoi versi, in mia memoria. Versi sublimi che ora ricorderò agli smemorati e a tutti coloro che non ti conoscono. Un bacio, dolce principe.
BLUES IN MEMORIA
Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono
fate tacere il cane con un osso succulento
chiudete il pianoforte, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.
Incrocino aeroplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui è Morto
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.
Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l’amore fosse eterno: e avevo torto.
Non servono più le stelle:spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l’oceano e sradicate il bosco;
perché ormai più nulla può giovare.
(Traduzione di GilbertoForti)
P.S: Verbigrazia, si rassegnino i bacchettoni W.H.Auden era uno stupendo, inarrivabile poeta gay.
marzo 28, 2008 alle 9:06 PM |
ma perchè morire? viviamo e amiamo !
aprile 13, 2008 alle 6:42 am |
assolutamente splendida… poesia… cosa di più?
aprile 21, 2008 alle 12:10 am |
Grazie, grazie, grazie per avermi fatto conoscere questo splendido poeta.
aprile 22, 2008 alle 5:11 PM |
.. e questo è solo INCIPIT……….